Sciopero Nazionale della categoria il 31 ottobre 2013
Il 16 settembre l’ABI, l’Associazione dei banchieri, ha disdetto il contratto della categoria, in scadenza nel giugno 2014 . L’atto, di inaudita arroganza e gravità, rompe una tradizione che aveva consentito alle parti di costruire soluzioni innovative a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, anche in fasi di profonda trasformazione del settore.
Con questa decisione l’Associazione dei banchieri, in assenza di qualunque proposta concreta, tenta di scaricare sui lavoratori i guasti di un sistema dei quali i vertici delle banche hanno le maggiori responsabilità.
Tra l’altro la trattativa avrebbe dovuto affrontare l’armonizzazione del Fondo di sostegno al reddito da realizzare entro il 31 ottobre; tale scadenza, imposta dalla legge, aumenta la gravità del gesto compiuto dall’ABI e rischia – in mancanza di un accordo tra le parti – di mettere a repentaglio il futuro del fondo stesso.
Per le Segreterie nazionali dei sindacati di categoria né il metodo, né gli obiettivi dichiarati possono essere accettati: respingendo unitariamente con forza quello che hanno definito un gravissimo errore, hanno chiesto il ritiro della disdetta, chiamando la categoria alla mobilitazione, con l’obiettivo di difendere il ruolo del contratto nazionale di lavoro, il potere d’acquisto dei salari e l’occupazione.
Il giorno venerdì 27, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha avuto luogo il tentativo obbligatorio di conciliazione in relazione alla proclamazione dello stato di agitazione della categoria in risposta alla disdetta da parte di ABI dei CCNL Credito.
Nel corso dell’incontro non sono emersi elementi di novità in merito alle circostanze che hanno determinato la proclamazione dello stato di agitazione della categoria. Queste Organizzazioni Sindacali hanno chiesto con fermezza ad ABI di retrocedere da una decisione provocatoria e conflittuale, che interviene in un momento particolarmente delicato per il settore e per il Paese.
ABI non ha ritenuto di accogliere tale richiesta, pertanto il tentativo di conciliazione ha avuto esito negativo.
In risposta a tale atteggiamento queste Organizzazioni Sindacali proclamano una giornata di
Sciopero Nazionale della categoria per il giorno 31 ottobre 2013.
Specifichiamo di seguito le modalità di effettuazione dell’astensione dal lavoro per i lavoratori con orario di lavoro diverso da quello definito standard dal Contratto Nazionale:
=> Turnisti: dall’inizio di ciascun turno e per tutta la durata dello stesso (il turno notturno da considerarsi quello che inizia nella serata dello stesso giorno solare della proclamazione)
=> Part time orizzontale : l’intera giornata lavorativa prevista individualmente (il Part Time verticale sciopera come il tempo pieno se nella giornata di proclamazione effettua la prestazione lavorativa).
=> Distribuzioni dell’orario 6×6, 4×9,: l’intera giornata di lavoro.
=> Flessibilità extra standard, dall’inizio dell’orario di lavoro per tutto l’orario giornaliero.
=> Quadri direttivi: l’ intera giornata di prestazione, indipendentemente dalla collocazione oraria.
Con la mobilitazione e lo sciopero del 31 ottobre si intende mettere al centro non solo la difesa del contratto nazionale disdettato dall’Abi ma anche la necessita’ di un taglio alle retribuzioni dei manager e il bisogno di una buona finanza, fatta di una gestione del credito e del risparmio piu’ trasparente e finalizzata a sostenere piccole e medie imprese e famiglie.
ALLEGATO
La Fisac su disdetta Accordo RLS
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