L’Abi ha convocato le Organizzazioni Sindacali il prossimo venerdì 20 dicembre per discutere dell’adeguamento del Fondo di Solidarietà alle novità introdotte dalla legge Fornero.
Dopo lo sciopero generale del 31 ottobre, l’ABI rivede le proprie posizioni unilaterali e perentorie assunte con la disdetta unilaterale del contratto nazionale, che avvenne proprio in occasione di una riunione per la discussione sul rinnovo del Fondo di sostegno al reddito.
Alla luce di questo primo passo verso la possibile ripresa delle relazioni sindacali, abbiamo deciso di partecipare alla riunione, sospendendo la vertenza in atto e la realizzazione delle relative iniziative già previste.
In ragione di questo nuovo scenario considereremo in termini positivi anche la ripresa degli incontri, valutando le specifiche situazioni, a livello aziendale e territoriale, sebbene l’agitazione sia solo interrotta e riprenderà se il confronto sul rinnovo del Fondo non andasse a buon fine.
Questo atteggiamento conferma la nostra ferma volontà di mantenere nel settore il Fondo di Solidarietà, con tutte le sue peculiari caratteristiche, che lo hanno reso uno strumento idoneo alla gestione non traumatica dei profondi processi di ristrutturazione vissuti dal settore del credito negli ultimi anni.
Venerdì 20 dicembre valuteremo quindi senza logiche pregiudiziali e con spirito costruttivo, con grande attenzione, le posizioni dell’Abi, verificandone le reali intenzioni e con l’obiettivo di evitare la confluenza del nostro Fondo di solidarietà nella parte residuale gestita dall’INPS, prevista per i settori senza accordo che, a partire dall1/1/2014, godranno solo del trattamento di cassa integrazione.
Siamo pronti a recuperare un costruttivo dialogo, ma anche a riprendere senza indugio la mobilitazione della categoria, se permarranno le logiche di penalizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori messe in atto dalla controparte.
L’altissima adesione allo sciopero dello scorso 31 ottobre dimostra che la categoria dei bancari è unita ed estremamente determinata a rivendicare la sua esistenza, i diritti che le competono, i riconoscimenti che merita e la pari dignità alterata dalla disdetta unilaterale del CCNL data da ABI.
Le lavoratrici e i lavoratori chiedono risposte concrete, auspichiamo che l’Abi intenda utilizzare l’incontro di venerdì 20 dicembre in tal senso e non sprechi questa importante occasione.
Roma, 11 dicembre 2013
Le Segretrie Nazionali
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