Violenza sulle donne: l’impegno di CGIL CISL UIL per contrastarla
Nel 1997, Hilary Clinton fece un famoso discorso a Pechino sui diritti delle donne. Tristemente, molte delle cose che si volevano cambiare allora, sono ancora vere oggi.In particolar modo sui temi della violenza verso le donne.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Eures (l’istituto di statistica europeo), sono 179 i femminicidi commessi nel 2013, un anno che ha registrato la più elevata percentuale di donne vittime di omicidio mai riscontrata in Italia. In sostanza ogni due giorni una donna è caduta sotto la violenza maschile.
Nel 2013 si è registrato un aumento del 14% del femminicidi, con un aumento significativo di quelli in ambito familiare, più 16%, così come pure nei contesti di prossimità: rapporti di vicinato, amicizia o lavoro, dal 14 a 22%.
Un fenomeno che cresce nonostante i pronunciamenti della Convenzione di Istanbul – del maggio del 2011, basata sulle cosiddette tre P: prevenzione, protezione e punizione dei colpevoli. Ebbene la Convenzione è da qualche mese entrata in vigore anche in Italia, paese tra i primi a ratificarla, ma nella sostanza è rimata ancora lettera morta, per assenza di interventi da parte del governo.
Le leggi promosse in questi ultimissimi anni , sia quella nazionale sia quella della Regione, rappresentano un contributo importante ma non ancora sufficiente perchè al potenziamento dei Centri antiviolenza o delle altre strutture, che spesso lavorano con volontariato, si devono affiancare le sinergie con i soggetti istituzionali e sociali che hanno queste competenze nel contrasto al fenomeno.
In quest’ottica, come CGIL CISL UIL di Vicenza crediamo si debba intervenire urgentemente sulle misure di prevenzione, mettendo le donne nella condizione di esercitare una autonomia economica e professionale, con il sostegno di una rete di servizi di sostegno all’infanzia o alla cura e con misure di politiche attive per l’accesso al lavoro.
Su questo terreno svolgeremo un ruolo di sostegno e supporto alle iniziative necessarie da mettere in campo nel territorio e nelle comunità locali, tra cui i contesti di lavoro, troppo spesso esposti a condizioni omertose nel contrasto e nella prevenzione della violenza.
In primis lo faremo assieme agli uomini e alle donne del sindacato, della società e della politica poichè siamo convinte che i fattori su cui intervenire siano gli stessi di sempre, cioè quelli che puntano ad affermare l’etica e la cultura delle differenze, della responsabilità e della reciprocità. Beni immateriali che rappresentano un parametro di ricchezza, anche economica, di un territorio e di un paese.
CGIL CISL UIL Vicenza
Fabiola Carletto – Lorenza Leonardi – Grazia Chisin
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