La senatrice Laura Puppato scrive al Presidente di SNA ed ai colleghi Agenti



La senatrice Laura Puppato scrive …..
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Carissimo Presidente SNA,
Cari Colleghi,

Come avevo preannunciato nei giorni scorsi, la difficoltà a potermi spostare da Roma nelle giornate centrali della settimana in conseguenza del lavoro e della necessità di presenza al Senato mi impediscono di essere con voi, oggi.
Ciononostante, seppure molto brevemente, voglio rappresentarvi la forte vicinanza alle vostre difficoltà presenti nel lavoro, causa i pesanti guasti prodotti della crisi che ha colpito le famiglie e le imprese nel corso di questi ultimi terribili 7, lunghi anni.

Come non bastasse, alle problematiche quotidiane si è aggiunta la necessità di ridiscutere, sulla scorta dei nuovi parametri EU obbligatori, le caratteristiche e la patrimonializzazione del nostro fondo pensione agenti.
Su questa questione sono stata coinvolta dagli amici della Groupama e dal Presidente Demozzi. Ci siamo subito attivati con il sottosegretario Cassano del Mise e la sottoscritta, per riportare a più “miti consigli” l’ANIA con i suoi massimi dirigenti e il relativo cda.

Una lunga e defaticante trattativa pressoria ha avuto inizio nei mesi scorsi, per convincere ANIA che il suo patrimonio sono gli agenti e un rapporto che devii verso la sfiducia nei confronti della mandante o delle mandanti, non può, per sua natura, essere un rapporto in grado di durare proficuamente nel tempo. Dunque la posizione di ANIA lentamente si è evoluta verso una disponibilità che, però, riteniamo ancora
insufficiente e che i vostri rappresentanti oggi vi illustreranno.

Mi rendo conto giorno dopo giorno che questo è un tempo difficile e che il terreno che è stato eroso sul tema dei diritti e della fiducia non è facile da ripristinare, da una parte l’indifferenza dall’altra la volontà di giocare a proprio favore gli avvenimenti per avere un maggior controllo sugli agenti ha portato ad un braccio di ferro con la rappresentanza degli agenti SNA. Questo pur avendo messo sul tavolo tutte le buone ragioni della parte più debole e che si trova in prima linea, ovvero l’agente di assicurazione.

Ciascuno pare appiattito sul presente e una rilevante parte di ANIA cosciente della sua attuale forza economica e dello strapotere di cui dispone, non agisce con il “buon senso” del padre di famiglia e non coglie il valore delle risorse umane e delle competenze a suo beneficio.

Ma chi ritiene che la politica debba tacere in presenza di rapporti di forza squilibrati che mettano a repentaglio la struttura delle agenzie di assicurazione in Italia, ha fatto male i conti e su questo, siamo stati chiari.

La politica c’è, il governo non si lava le mani e non fa Pilato girando il viso altrove, se ne occupa, intermedia, preme, se serve richiama e chiede conto.

Questo voglio che sappiate e’ accaduto e sta accadendo con l’intento di raggiungere lo scopo della salvaguardia del patrimonio del fondo pensione agenti, delle pensioni erogande e soprattutto a tutela dei futuri pensionati. Più ipotesi sono sul tappeto, non prive di contraccolpi e riduzioni di valori in campo, ma l’intento è quello di raggiungere un equilibrio che non veda penalizzazioni eccessive e garantisca la continuità di
versamento equivalente tra Agenti e Ania.

Permettetemi ora con l’onesta’ e la trasparenza che ha sempre contraddistinto il mio pluridecennale rapporto con SNA e con tutti i colleghi, che formuli a tutti, voi insieme con il mio augurio per vostro complesso lavoro, l’appello a riconsiderare il contratto siglato con talune minoritarie categorie sindacali in relazione ai rapporti con i dipendenti di agenzia.

Comprendo e giustifico la necessità di ridimensionare la quota di aumento stipendiale posta tutta la difficoltà, soprattutto nelle piccole e medie agenzie e in quelle che hanno avuto maggiori sofferenze, a concepire aumenti di stipendio di difficile erogazione.
Lo comprendo e sono certa che chi invece potrà continuerà a dare di più del contratto base, a garantire gli extra, a confermare le anticipazioni su futuri aumenti già erogate; mi riferisco invece alle garanzie.
Dalla maternità alle ferie, dall’apprendistato alle tempistiche di licenziamento si è obiettivamente tornati indietro ed esattamente come avvenuto con Ania, così confermo anche ai colleghi dello SNA, che le risorse umane sono la nostra forza.

Vale, vale molto mantenere rapporti sereni e generosi, pur nei momenti di difficoltà, se si vogliono raggiungere i migliori risultati e la più armonica atmosfera in ambito di lavoro. Con il sorriso e la qualità delle persone, con la voglia di dare il meglio di se, le nostre agenzie, il nostro Paese può rinascere.

Vi ringrazio e mi scuso per l’assenza non voluta e per l’appello che mi sono sentita in dovere di fare.

Resto sempre a vostra disposizione, vi auguro un Buon congresso e buon lavoro!

Laura Puppato