Riccardo Gresele, coordinatore per la Fisac del Veneto del settore della Banche di Credito Cooperativo, scrive ai colleghi e alle colleghe delle BCC per segnalare un aggiornamento relativo allo stato di avanzamento lavori per quanto riguarda l’autoriforma e la trattativa di rinnovo del CCNL.
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Aggiornamento 24 giugno 2015
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Il Consiglio dei Ministri di ieri non ha affrontato il “dossier“ Credito cooperativo.
Intanto i media riportano articoli e interviste che anticipano, con insostenibile leggerezza, circa 5.000 esuberi di lavoratori nelle BCC e nelle aziende del sistema (peraltro, indicando un numero di addetti – 15.000 – molto lontano da quello complessivo di oltre 30.000 lavoratori dipendenti dalle BCC e dalle altre aziende ed enti del Credito cooperativo).
La fase di incertezza va rapidamente superata per approdare a una normativa certa, frutto della proposta unitaria del Credito cooperativo, che attendiamo di conoscere.
Sempre più evidente l’esigenza che si apra un tavolo di consultazione fra le Parti sociali del Sistema di Credito cooperativo, parallelo al negoziato per il rinnovo dei Contratti di Lavoro, per individuare e definire strumenti e garanzie propedeutici alla fase decisionale e di attuazione della (auto) riforma.
Riprende, intanto, oggi a Roma, il confronto con la Delegazione di FEDERCASSE sui temi dell’Occupazione, dell’ente bilaterale, del fondo per l’occupazione.
Il Consiglio dei Ministri, riunitosi martedì 23 giugno 2015, alle ore 19.20 a Palazzo Chigi, ha approvato un decreto legge dal titolo “ Giustizia per la crescita “.
Ancora in sospeso l’adozione dei provvedimenti di riforma del sistema di Credito cooperativo.
Il provvedimento, adottato ieri, reca misure richieste da anni dal sistema creditizio italiano anche per fronteggiare l’imponente mole di crediti incerti o inesigibili.
Con l’occasione, segnalo che Banca d’Italia e MEF hanno avviato un gruppo di lavoro congiunto per analizzare tutte le opzioni per facilitare la gestione delle sofferenze bancarie, anche alla luce delle problematiche poste dalla normativa sugli aiuti di stato.
Il servizio di consulenza è finalizzato alla costituzione di una asset management company per la gestione delle sofferenze bancarie
Data la complessità del progetto, hanno deciso di ricorrere alla consulenza di una società specializzata.
È stata selezionata la Boston Consulting Group , cui l ’incarico è stato affidato con procedura negoziata per l’urgenza che caratterizza la definizione del progetto.
I provvedimenti adottati ieri dal Consiglio dei Ministri sono una parte delle misure più complessive in via di adozione per sollevare le banche dai crediti definiti NPL (i Non Performing Loans sono chiamati anche crediti deteriorati e si distinguono in varie categorie fra le quali le più importanti sono gli incagli e le sofferenze).
Seguiranno aggiornamenti.
A Presto.
Riccardo Gresele
Coordinatore Fisac Veneto BCC
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