Banca Popolare di Vicenza: decimati dal piano industriale!



In data odierna le delegazioni Fabi, First/CISL, Fisac/CGIL e UNISIN hanno incontrato il Direttore Generale e Amministratore Delegato per la presentazione del Piano Industriale 2016/2020 con verifica al 2018.

Ci è stata confermata la chiusura di 150 sportelli già prevista nel precedente piano industriale, mentre il numero degli esuberi si attesterebbe a quota 575 (300 entro il 2016 + 275 entro il 2020) con ricorso al fondo esuberi di settore. Su nostra precisa richiesta il Consigliere Delegato ha confermato che l’accesso al fondo esuberi sarà su “base assolutamente volontaria”.

Si tratterebbe del 10% della forza lavoro! Al momento è prematura ogni valutazione in quanto le ricadute dovranno essere discusse nell’ambito di un’apposita procedura nella quale queste OO.SS. negozieranno numeri, condizioni e tutele.

Ci è stata inoltre delineata la possibilità di cessioni e/o riorganizzazioni delle società controllate (esclusa Banca Nuova) nel rispetto di tutte le garanzie contrattualmente previste. Su nostra richiesta, il Consigliere Delegato ha risposto che, in prospettiva, il progetto è quello di giungere ad un unico consorzio tra Servizi Bancari e Sec.

Una cosa è chiara: non lasceremo indietro nessun Collega a prescindere per quale società del gruppo lavori!

Prima di qualsiasi intervento sul personale vanno eliminati gli imbarazzanti Consigli di Amministrazione in essere sulle Aziende del Gruppo, certamente più costosi dei lavoratori stessi.

Il rilancio di questo gruppo non può partire dal sacrificio esclusivo dei dipendenti: deve essere completata – e la richiesta giunge a gran voce dai Colleghi – la necessaria opera di pulizia del vertice aziendale. Tale opera deve includere quelle figure apicali che hanno fatto scelte irresponsabili, scelto di non vigilare, umiliato il personale e, ancora oggi, cercano di rovesciare sui colleghi colpe che vanno cercate altrove! Ribadiamo la richiesta di idonee azioni di responsabilità nei confronti dei cattivi amministratori.

A tal proposito raccogliamo l’invito del Consigliere Delegato a rivolgersi alla Procura della Repubblica per segnalare qualsiasi violazione di legge.
Abbiamo chiesto al Consigliere Delegato di tutelare i colleghi che hanno operato eseguendo gli ordini dei superiori.

FABI, FIRST, FISAC, UNISIN chiedono che i sacrifici partano dall’alto (taglio dei numeri dei componenti del Cda, eliminazione dei premi a figure apicali, benefit, riduzione degli stipendi del top management, diminuzione dei Manager alcuni dei quali hanno contribuito ai negativi risultati e/o non hanno denunciato quanto dovevano).

Organo di Coordinamento Gruppo BPVi
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UNISIN

ALLEGATO
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