Gli scorsi venerdì 27 e lunedì 30 novembre si sono svolti a Montebelluna due incontri nei quali abbiamo incontrato sia l’Amministratore Delegato sia il Presidente del Gruppo Veneto Banca.
Le scriventi OO.SS. hanno condiviso e consegnato una lettera indirizzata ai componenti del Consiglio di Amministrazione di cui, per conoscenza, vi alleghiamo una copia.
La data dell’assemblea si sta rapidamente avvicinando ed è evidente come la banca si trovi ad affrontare un periodo di grande complessità per spiegare ai soci il percorso che ci si appresta a seguire.
Abbiamo ribadito la necessità di dare un concreto supporto a tutte le colleghe e a tutti i colleghi chiedendo che non vengano lasciati soli, ma assistiti e dotati di tutti gli strumenti per poter rispondere nel modo più adeguato alle domande e alle perplessità dei clienti, soprattutto dei soci.
Con il supporto che ci è stato illustrato, attraverso una valorizzazione di informazione, formazione e assistenza, sembra che l’azienda voglia finalmente dimostrare di aver imparato dagli errori commessi in passato e abbia finalmente deciso di essere realmente vicina ai propri dipendenti, soprattutto quelli che lavorano in rete. Ma questo non basta a garantire loro la serenità che serve per lavorare al meglio e per contribuire al rilancio di Veneto Banca.
Purtroppo persistono ancora numerose problematiche che non abbiamo perso occasione per sottoporre nuovamente all’attenzione dei vertici.
Abbiamo chiesto con forza la proroga del vigente Contratto Integrativo Aziendale, evidenziando come non sempre venga puntualmente e correttamente applicato. In merito alla richiesta la delegazione aziendale ha rappresentato una qualche disponibilità alla proroga sulla quale riteniamo necessario seguano rapidamente impegni più stringenti e la vincolante formalizzazione scritta. Al momento siamo nell’ambito di dichiarazioni verbali non ancora sufficienti!
Abbiamo stigmatizzato il comportamento sui trasferimenti, che continuano a essere disposti nelle varie direzioni territoriali, evidenziando che non siamo disponibili ad accettare che questi abbiano finalità diverse da quelle tecnico organizzative. Auspichiamo che le promesse di impegnarsi per garantire una mobilità più sostenibile vengano realmente mantenute, otterremmo in un colpo solo due obiettivi, la riduzione dei costi della mobilità e la maggior tranquillità dei colleghi.
Abbiamo criticato la mancanza di indicazioni chiare sulle modalità di segnalazione e autorizzazione delle prestazioni straordinarie, nonostante sia stata recentemente emanata una nuova circolare che disciplina e illustra le novità in tema di gestione del cartellino presenze e ribadisce che l’orario di lavoro standard è dalle 8,15 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 16,45.
Abbiamo anche chiesto una verifica sullo smaltimento della banca delle ore arretrata così come stabilito nei diversi accordi, affinché non si arrivi a scadenza con cumuli ancora eccessivi.
Abbiamo manifestato tutto il nostro disappunto anche sulla solidarietà difensiva e sulla comunicazione apparsa nella intranet con la quale l’azienda precisava che non avendo ancora ricevuto l’approvazione da parte dell’INPS alla relativa domanda di fondi avrebbe effettuato una trattenuta pari ai giorni di solidarietà effettuati. Per quanto riguarda il cedolino di novembre, contenente la trattenuta pari ai giorni di solidarietà fruiti, ci saremmo aspettati un maggiore coinvolgimento e la definizione di anticipazioni così come già avvenuto nel passato nello spirito dell’accordo sottoscritto a luglio.
Abbiamo ritenuto doveroso affrontare anche la questione dei nuovi criteri di segmentazione e portafogliazione della clientela commerciale perché risulta del tutto evidente che la loro modifica ha reso dei portafogli che nel 2015 erano considerati “saturi” di fatto “scarichi”. Ancora una volta quanto annunciato nel “Piano Industriale” non trova riscontro nell’applicazione commerciale perché non si considera il reale peso degli affidamenti specialmente nei portafogli privati e sembra si voglia trascurare la qualità e il presidio del credito diversamente da quanto più volte dichiarato. Peraltro a maggio l’azienda, per il tramite dell’allora Direttore Commerciale, aveva dichiarato di essere disponibile a costituire un tavolo tecnico con l’obiettivo di un maggiore coinvolgimento delle OO.SS. al fine di costruire un clima aziendale più favorevole nell’ambito delle politiche commerciali della banca.
Al momento i buoni propositi sono rimasti solo parole…
Nel corso dell’incontro ci è stata consegnata l’Informativa con la quale si vuole dare avvio alla procedura negoziale di Gruppo, prevista dal CCNL, per la chiusura della seconda tranche di 40 filiali. Nei prossimi giorni saremo impegnati a garantire che questa procedura, che pur non prevede ulteriori tensioni occupazionali, considerate le carenze di organici che continuiamo a rilevare, possa definire una più ottimale gestione delle lavoratrici e dei lavoratori affinché si creino, finalmente, le condizioni per agevolare la fruizione dei part-time, il cui accoglimento continua a incontrare parecchi ostacoli, spesso dettati, ci sembra, più da inspiegabili pregiudizi che da reali esigenze operative, e la riduzione della mobilità. Lavoreremo comunque per garantire che la chiusura di queste filiali avvenga senza penalizzazioni per i colleghi coinvolti.
Come vedete care colleghe e cari colleghi la situazione è molto complicata e solo uniti e compatti potremo far valere le nostre ragioni, ragioni di coloro che vogliono veramente bene alla nostra banca e desiderano che si dia concretamente, parafrasando le parole del nostro Presidente, una “discontinuità totale rispetto al passato”.
Stiamo pagando gli errori di una strategia miope improntata solo sulla quantità dei numeri, a scapito di una qualità che probabilmente avrebbe garantito una crescita forse più lenta, ma certamente più solida.
Affronteremo a brevissimo un passaggio chiave e determinante per il futuro del Gruppo, l’Assemblea dei Soci, ed è del tutto evidente che la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori soci sarà fondamentale.
Ci aspettiamo che l’azienda dia, rapidamente, un segnale chiaro e inequivocabile per rasserenare i colleghi e le colleghe perché, superfluo ricordarlo, il tempo sta per scadere!
Montebelluna, 2 dicembre 2015
COORDINAMENTI AZIENDALI E DI GRUPPO VENETO BANCA FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN
ALLEGATO
Lettera al Consiglio di amministrazione del 23/11/2015