Congedo di maternità e corresponsione del premio di produttività



Il congedo obbligatorio di maternità, a differenza di quanto accaduto fino ad oggi, varrà per l’assegnazione del premio di produttività.

Non è una novità da poco se si pensa che una delle cause per cui, nei fatti, a parità di incarichi e ruoli, le donne europee in media guadagnano il 16,3% in meno degli uomini era la fruizione del congedo maternità”.

E’ quanto dichiara il 15.12.2015 Titti Di Salvo, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera e prima firmataria dell’emendamento approvato dalla commissione Bilancio, ora inserito nell’ art. 1 comma 183 della L.208/2015 – LEGGE DI STABILITA’ 2016.

“Oggi – prosegue Di Salvo -, quando una mamma usufruisce dei 5 mesi di congedo di maternità, peraltro obbligatorio, perde spesso la possibilità di partecipare con i suoi colleghi uomini all’assegnazione del premio.

Si tratta della conseguenza automatica di uno dei vincoli previsti in moltissimi contratti aziendali per aver diritto all’erogazione del premio che consiste nella individuazione di un certo numero di giorni di presenza e di ore lavorate.

L’assenza per maternità, considerata una vera e propria assenza, esclude quindi dal diritto a ricevere il premio e penalizza le donne.”

Con la legge appena approvata finalmente i congedi di maternità obbligatoria varranno per il calcolo dei requisiti ai fini dell’assegnazione del premio di produttività.

E’ questo il caso in cui una legge, in attuazione del principio costituzionale di uguaglianza, pone tutte le lavoratrici nella identica posizione superando i limiti della contrattazione di categoria e aziendale.

In tal modo si elimina una delle cause di disparità economica e si rimette al centro della politica la maternità come libera scelta.

Febbraio 2016

FISAC – ESECUTIVO NAZIONALE DONNE

ALLEGATO
Congedo di maternità e corresponsione del premio di produttività