Le notizie apparse in questi giorni sulla stampa e le voci che continuano a serpeggiare nei corridoi relativamente a ipotetici licenziamenti, improbabili fusioni, importanti quantità di giornate di solidarietà, inverosimili tagli degli stipendi, non fanno altro che alimentare un clima di preoccupazione e tensione che si ripercuote negativamente sia sull’attività lavorativa che sull’immagine dell’azienda.
Ci dispiace constatare che, all’interno dell’azienda, chi si ostina a veicolare queste informazioni, spesso in contraddizione tra loro, sono coloro i quali continuano a credere che questo sia il miglior modo per ottenere risultati, mantenere la propria posizione e piacere ai propri superiori.
Invitiamo tutti quanti a non diffondere e dar credito a voci incontrollate, che in questa delicatissima fase non giovano a nessuno, perché rimarchiamo che qualsiasi misura l’azienda intendesse adottare dovrà inevitabilmente essere oggetto di specifica e dettagliata informativa e vincolante trattativa con le Organizzazioni Sindacali.
L’unica notizia al momento certa sono le dichiarazioni del Presidente Anselmi che ha ribadito che non c’è alcuna intenzione di predisporre un piano industriale che preveda licenziamenti collettivi! Un impegno chiaro e forte!
Per quanto riguarda ipotesi di ulteriori sacrifici richiesti ai lavoratori di questa banca, la nostra posizione è chiara e invariata: no a tagli insensati del costo di lavoro senza un percorso di completa e autentica trasparenza e un imprescindibile e credibile progetto di rilancio della banca.
Montebelluna, 13 ottobre 2016
COORDINAMENTI AZIENDALI GRUPPO VENETO BANCA
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN
ALLEGATO
Veneto Banca: per ora solo voci e contraddizioni.