Rsa Unicredit Bassano del Grappa: Nuovo incontro, contenuti vecchi



Si è svolto lo scorso 1 dicembre il secondo incontro sindacale nell’arco di quasi 2 mesi tra le Rsa unitarie di Bassano e i rappresentanti aziendali.

Pur apprezzando la consueta disponibilità al dialogo, abbiamo fatto presente come tutte le difficoltà di cui abbiamo parlato la volta scorsa non siano diminuite, anzi…

Siamo partiti dall’evidenziare il sempre maggior disagio registrato tra la clientela a seguito delle massicce chiusure di sportelli operate sul territorio bassanese: siamo consapevoli che le chiusure sono previste dal piano ma a nostro avviso non è adeguata la gestione delle misure organizzative di supporto.

Ci è stato spiegato che le chiusure vengono decise a tavolino a Milano, calate dall’alto sulla Region che può tentare di opporsi motivando la scelta. Anche se ci è stato assicurato che esistono delle precise logiche sottostanti a queste decisioni, non possiamo tranquillizzarci perché il risultato è sotto ai nostri occhi.

Basta prendere ad esempio la filiale di Bassano Quartiere Firenze, dove sono confluiti molti dei clienti rivenienti dagli sportelli chiusi e dove lo spazio fisico a disposizione non è sufficiente per accogliere immissione di nuovo personale che sarebbe indispensabile per gestire una situazione sull’orlo del tracollo.

Non era difficile prevedere che l’attività dei bancomat si sarebbe riversata su quelli più vicini: aumentare i massimali senza tener conto che non ci stanno fisicamente tutte le banconote necessarie è il chiaro segnale che il mancato coinvolgimento di colleghe e colleghi interessati finisce per produrre errori di questo tipo.

Il rappresentante aziendale si è impegnato a dare attenzione al caso, ma qualsiasi misura verrà adottata sarà comunque tardiva, denotando un’organizzazione non all’altezza delle dimensioni e dell’importanza di una banca come Unicredit.

Abbiamo poi richiesto un intervento rapido nel settore delle casse dove, parte per l’uscita di risorse, parte per la modifica di alcune procedure, la situazione sta diventando insostenibile.

Un esempio su tutti: la modifica del sistema di pagamento degli F24, che prevede la lavorazione immediata tramite scansione del modello. La scadenza del 18 dicembre provocherà un evidente disservizio, considerato il tempo necessario per ogni operazione e il previsto folto afflusso allo sportello.

Risulta veramente inspiegabile come questa novità sia stata introdotta a ridosso della scadenza più importante dell’anno. Era così difficile pensare di aspettare gennaio 2018 per introdurre il cambiamento e testare la nuova operatività con calma e con calma accompagnare i clienti in area self?

Anche su questo versante i rappresentanti aziendali si sono impegnati a parlare con l’Area Manager per scovare possibili soluzioni.

Abbiamo poi parlato del “mondo estero”.

Il modello di servizio è in corso di revisione, col passaggio delle lavorazioni di “secondo livello” in Romania. La volontà dell’azienda è quella di preservare le professionalità presenti quindi, ai colleghi e colleghe il cui lavoro sarà trasferito, verrà richiesto di occuparsi di attività a più alto valore aggiunto sempre riferite al perimetro estero.

Ci è stato assicurato che NON CI SARA’ MOBILITA’ TERRITORIALE almeno che non provenga da richiesta degli interessati.

Abbiamo proseguito rilevando il calo delle quote di mercato nella provincia di Vicenza, dato ancor più preoccupante se affiancato al terremoto avvenuto in Veneto nel settore bancario che, in teoria, avrebbe dovuto far scaturire un automatico aumento dei clienti.

In particolare, la situazione del settore Small Business è ulteriormente peggiorata dopo la recente riorganizzazione: lievitazione delle dimensioni dei pacchetti e ulteriore ampliamento della distribuzione geografica dei clienti assegnati, rendono l’attività dei colleghi sempre più complicata e pesante.

Siamo infine giunti a parlare di pressioni commerciali: la situazione del nostro territorio è, purtroppo, quella evidenziata in tutte le Regioni e stigmatizzata negli ultimi comunicati sindacali nazionali nonché alla base della vertenza nazionale di cui vi stiamo parlando nelle assemblee.
Visto che l’azienda sulla carta si dimostra interessata ad arginare alcuni fenomeni, abbiamo presentato una richiesta semplice e chiara cioè la riduzione delle richieste di report ad un massimo di due al giorno. Siamo consapevoli che ciò non rappresenta una soluzione ai problemi ma ci interessa capire se esiste una disponibilità reale.

Nello stesso giorno si sono svolte anche le assemblee di Bassano del Grappa, dove colleghi e colleghe si sono espressi in modo determinato contro le pressioni commerciali esasperate che provocano forte stress e demotivazione. Abbiamo assistito ad una grande partecipazione emotiva da parte dei presenti. Nessuno mette in discussione la necessità di inseguire gli obiettivi assegnati.

Ciò che viene respinto con vigore sono gli atteggiamenti che mettono in discussione la persona nel momento in cui i risultati non sono quelli sperati da qualcuno.

E’ emersa la volontà di far sentire la voce delle persone di questo territorio in tutte le sedi utili al miglioramento della situazione. Seguiremo pertanto a breve con specifico comunicato.

Bassano del Grappa, 7/12/2017

Rsa Bassano del Grappa Unicredit
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil

ALLEGATO
Comunicato Rsa Unicredit Bassano del Grappa