Unicredit – Quel che non si dovrebbe dire (o scrivere) “Un bel tacer non fu mai scritto”



Quelle che troverete di seguito sono affermazioni fatte di recente dalla nostra Area Manager. Sono espressioni che, a nostro avviso, un manager dovrebbe evitare.

La Banca è aperta e chi è presente deve contribuire con il proprio passo, e anche di più, per compensare le assenze, come da sempre ci diciamo. Datemi la pianificazione che avete per oggi, domani e lunedì. Poi verificherò se consona al target del mese.

Le assenze di cui si parla, visto il periodo, sono chiaramente assenze per ferie.
E’ risaputo che le ferie dei lavoratori sono previste per Legge e sono un sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione. Inoltre sono note all’Azienda che ne conosce perfettamente la quantità spettante in capo ai proprio dipendenti già al 1 gennaio di ogni anno. Inoltre è la stessa Azienda che autorizza i piani ferie quindi è consapevole anche della distribuzione delle stesse. Chi pianifica un’attività annuale deve tenere presente che i giorni lavorativi non sono 365 ma molti meno perché ci sono i sabati, le domeniche, le altre festività, le ferie, i permessi, ecc. Quindi dire che i presenti devono compensare gli assenti per ferie equivale ad ammettere implicitamente di essere dei pessimi pianificatori.

Come potrebbe poi venire interpretata da chi legge l’affermazione sulla verifica rispetto al “target mese”? Se correttamente si è appena smesso di chiedere anticipatamente le vendite “certe”, la percezione sarebbe che ciò che è appena “uscito dalla porta sta rientrando dalla finestra”.
I colleghi potrebbero percepire che i numeri che loro devono fornire in sede di pianificazione verranno poi usati contro di loro per colpevolizzarli se non corrispondenti. Chiediamo ai nostri managers, per l’ennesima vola, di smettere di far sentire le persone costantemente inadeguate: piuttosto incoraggiatele visto che si trovano a lavorare in condizioni di emergenza costante.
Vorremmo si evitassero approcci ipocriti del tipo “Come da sempre ci diciamo…” perché mettere in bocca ai colleghi parole che non hanno mai detto non aiuta il raggiungimento degli obiettivi. E’ risaputo che le riunioni non sono un luogo per lo scambio di opinioni: è il capo che decide e guai a chi prova ad avanzare ragionamenti non in linea con le sue parole. Questa è la realtà dei fatti e tutti ne siano consapevoli, nessuno escluso.

Non ci sono strade diverse o priorità diverse dalle 3 che vi ho dato: UP FRONT – CRP – PROTEZIONE (DPG/CPI). Chi fa altro non risulta in linea con le indicazioni di AC e di REGION. FORZA, RICORDIAMOCI CHE PRENDERE O PERDERE E’ UNA SCELTA.

Riteniamo questa affermazione poco rispettosa dell’intelligenza di chi legge e, soprattutto, dell’intelligenza di chi scrive, vista la banalità della frase di chiusura.
I lavoratori sono sicuramente consapevoli che:
1) l’attività bancaria è fatta di innumerevoli tipologie oltre alle 3 strade sopra descritte;
2) le incombenze legate all’applicazione delle Leggi e della normativa interna sono assolutamente stringenti, come costantemente viene raccomandato dall’Azienda stessa;
3) la soddisfazione del cliente è frutto del servizio e delle soluzioni che gli vengono fornite, anche quando esulano dalle 3 magiche strade.
Le indicazioni provenienti dall’AC non ci stupiscono: non per niente continuiamo a segnalare comportamenti inadeguati da mesi. Ma visto che viene chiamata in causa la Region, preghiamo il Regional Manager di chiarire i colleghi su questo punto: come dobbiamo trattare un cliente che ha richieste diverse dalle “3 priorità”?

Buona giornata a tutti. Oggi giornata fondamentale per non perdere ulteriore passo sulle Vendite e, soprattutto, per pianificare lunedì. Concentrazione massima anche gestendo partenze e rientri che non devono assolutamente diventare giornate perse. Sulla Protezione e sui CRP cari Direttori ci stiamo giocando il CE. Ce lo siamo già detti. Certo. Vi chiedo di impostare non un’azione massiva, bensì una guerra. Dobbiamo essere spietati. E’ vero che siamo sempre in guerra, ma la situazione attuale impone di passare dalla guerra di trincea alla guerra lampo. Credo che tutti vogliamo chiudere positivi. Facciamolo!

In passato avevamo rilevato una “guerra” di risultati in corso tra aree commerciali della provincia: troviamo qui la dichiarazione esplicita che è così, con tanto di descrizione degli aspetti tattico-strategici.
Non solo: manca il rispetto degli accordi, il rispetto per i colleghi ma soprattutto il rispetto dei clienti, alla faccia del “CUSTOMER FIRST”, il primo dei 5 pilastri su cui si fonda TRANSFORM 2019.

Continuiamo a segnalare il comportamento di questi manager, l’Azienda continua a ribadire il suo impegno, ma non vediamo alcun miglioramento… anzi…
E’ anche per questo motivo che vi abbiamo convocato in nuovo ciclo di assemblee per proclamare lo stato di agitazione: è giunto il momento che agli impegni verbali seguano soluzioni concrete!

Bassano del Grappa, 30/8/2018

Le RSA Unitarie di Bassano del Grappa
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil

ALLEGATO
Unicredit – Quel che non si dovrebbe dire (o scrivere) “Un bel tacer non fu mai scritto”