Tra i tanti drammi prodotti dall’emergenza Covid-19, un ulteriore rischio aggrava la vita delle donne che subiscono violenza maschile all’interno della famiglia.
Donne in questi giorni costrette in case che, per via delle misure di contenimento dell’epidemia, assomigliano a prigioni.
Senza neppure la possibilità di chiedere aiuto.
Anche e soprattutto in questo periodo i Centri AntiViolenza (CAV) sono sempre aperti e operativi e continuano a svolgere servizi gratuiti e riservati di informazione, ascolto e accoglienza.
Vittima o testimone di violenza NON SIETE SOLE!
Il numero telefonico 1522 e l’App1522 (android / iOS)sono sempre attive.
E se non puoi parlare o vuoi fare una segnalazione anonima scarica sul tuo cellulare l’App #YouPol (android / iOS) della Polizia di Stato.
C’è il divieto di USCIRE di casa ma non quello di FUGGIRE
Ricordiamo inoltre che la Cgil ha attivato da tempo uno Sportello Molestie a livello provinciale a cui si può accedere su appuntamento chiamando al numero 342 7721938. Lo sportello segue la problematica della discriminazione e molestie sui luoghi di lavoro. Al momento, viste le restrizioni causate dall’emergenza, è attivo solo il servizio telefonico.
(credits: Fisac Cgil Bologna)