Cara/o Collega,
oggi avremmo preferito raccontarti che la FISAC aveva torto e che ci sbagliavamo, ma non è così!
Avevamo detto, a chi amministra il Fondo Pensione Nazionale, che imporre la chiusura del comparto garantito era sbagliato! Ma siamo rimasti inascoltati, anzi: diffidati!
E come spesso capita oltre al danno la beffa, che quando coincide con un bel po’ di soldi persi, da ancora più fastidio…
Il danno è stata la modalità forzosa con la quale gli iscritti al Fondo Pensione Nazionale che avevano collocato i loro risparmi previdenziali presso il comparto Garantito sono stati, loro malgrado, avviati verso una gestione “a rischio” quando invece avevano scelto di non rischiare le somme investite.
Infatti il comparto di gestione Garantito non prevedeva la possibilità di perdere dei soldi… Anzi, aveva sempre guadagnato, essendone il rendimento ancorato alla rivalutazione del TFR e, come documenta oggi la COVIP, anche in questo primo trimestre 2020 quel rendimento sarebbe stato positivo. Quale fosse stato comunque il rendimento, questo non avrebbe mai potuto intaccare il capitale e dunque non avrebbe mai potuto essere negativo ed il capitale sarebbe stato salvaguardato.
Sempre la COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) segnala il rendimento negativo dei comparti a rischio dei fondi pensione nel primo trimestre 2020. Poco importa di quale crisi sia la colpa, in un’economia che di crisi si alimenta… Oggi la colpa è della pandemia COVID… Prima c’è stata la crisi dei mutui, quella immobiliare, quella tecnologica, le cavallette! Sta di fatto che si è deliberatamente imposto a chi non voleva rischiare di rimetterci dei soldi…
E tanto tuonò, che piovve…
Giusto per darti un riscontro economico e per farti fare un raffronto, ma ti consiglio di andare ad interrogare la tua situazione individuale presso il FPN, ti faccio un esempio calcolato su un iscritto al fondo pensione da una ventina di anni, inquadrato come area professionale A3L3, che non ha fatto anticipazioni… Dal concambio del 31/07/2019 (quando dal comparto Garantito hanno migrato la posizione) al 31/03/2020 la perdita è stata di più di 2.200,00 euro. Praticamente, per quel Lavoratore, il corrispettivo di circa un mese di lavoro non c’è più: perso, bruciato, buttato…
Ed oggi continuiamo a chiederci: perché, intransigentemente, non si è lasciata la possibilità di mantenere il comparto garantito a chi non avrebbe voluto rischiare il suo risparmio previdenziale?
A tante domande sono seguite poche risposte, risposte che non vorremo essere costretti a cercare attivando le diffide.
Seguiranno aggiornamenti.
Il Coordinamento Fisac Veneto BCC
Riccardo Gresele
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