Unicredit Region Nord Est – Dopo le stagioni non ci sono più neppure le banche

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Mercoledi 12 maggio si è svolto, in modalità web, l’incontro tra l’Azienda (rappresentata da Serenella Banfi, Angelo Sartor, Giovanni Paloschi , Davide Bellio, Davide Pollicino e Silvia Speranzini) ed i Coordinatori Territoriali delle OO.SS. della Region Nord Est, sulle seguenti tematiche: Organici (esodi/assunzioni) – Part Time – programmazione ferie/corsi – uso improprio Ubook – problema fonia e provvedimenti disciplinari.

Dati Part Time e personale

Al 31/12/2020 il numero di part time concessi è aumentato di 2 unità mentre quello delle flessibilità (possibilità concessa solo nella nostra Region) è di nuove 12 concessioni rispetto al precedente semestre. Nel retail risulta una media del 34,1% di risorse che con ptime/flex.

Nella nostra Region il numero di lavoratori al 31/12/2020 era di 4965 unità di cui 46,4% di uomini e il 53,6% di donne con una età media di circa 49,7 anni.

Per quanto riguarda gli esodi finora sono “usciti” nel 2021 circa 90 lavoratori e ne seguiranno altri 70 circa a luglio e altri 65 ad ottobre per un totale di 220 circa per tutto il 2021. Nel 2022 saranno altri 195 e nel 2023 saranno altri 53 per un totale di 474 in tutto il piano circa il 10% dell’attuale personale.

A fronte di quanto sopra l’azienda replica con ben 5 assunzioni a tutt’oggi. In una situazione di forte difficoltà della rete la nostra Region non è stata in grado di comunicare una pianificazione delle assunzioni accampando la difficoltà di trovare giovani interessati ad entrare in banca. Strano visto che è uno dei migliori posti dove lavorare al mondo… Verranno però inseriti 26 stagionali per 3 mesi a partire da giugno.

La conferma della funzione Hr che a livello nazionale la banca rispetterà gli impegni occupazionali presi con la sottoscrizione di T23 a livello nazionale poco ci ha rassicurato: a livello di Region il numero dei colleghi è in decisa contrazione….

Se invece la scelta di non assumere è parte di un progetto allora sarà il caso che l’azienda decida di farlo partire quanto prima.

La discussione

La situazione di difficoltà soprattutto della rete è stata da noi ampiamente sottolineata e ci ha portato ad evidenziare:

il problema della pianificazione delle ferie,
l’impossibilità di programmare la formazione
lo stress lavoro correlato ormai a picchi inaccettabili
le carenze organizzative che i colleghi cominciano a vivere con rassegnazione.

Abbiamo sollecitato una gestione corretta delle ferie e una loro tempestiva approvazione: l’azienda ha confermato le linee guida generali pur ammettendo un certo ritardo. Forse che le difficoltà organizzative oggettive delle strutture di rete rendano complicato far accettare la programmazione da parte dei responsabili?

Abbiamo poi chiesto all’Hr senior Serenella Banfi un ulteriore intervento di sensibilizzazione affinchè la formazione venga effettivamente pianificata.

Abbiamo provocato la stessa funzione Hr, affinchè, in mancanza di una programmazione “in loco”, si faccia promotrice di questo pretendendo ovviamente anche l’inserimento del codice di assenza formazione (PFO).

Nel concreto abbiamo chiesto che anche la nostra Region si facesse sostenitrice della proposta, già presente sul tavolo nazionale, di permettere la formazione in modalità di smart working (da casa in orario lavorativo).

Abbiamo citato le modalità di pressione commerciale che sono ormai diffuse anche con l’utilizzo improprio dello strumento U-book (come strumento di controllo), che si sommano alle difficoltà di organizzazione (vd nuova procedura di archiviazione) o all’impossibilità materiale di far fronte alle innumerevoli telefonate che per mille motivi arrivano sulle filiali.

La spiegazione a grandi linee del nuovo sistema di risposta accentrata delle telefonate che dovrebbe sgravare un po’ le filiali è stata molto parziale e i risultati della sperimentazione in corso al momento non sembrano essere risolutivi.

Abbiamo evidenziato che in molti si stanno rassegnando ad una situazione di costante confusione organizzativa, di inefficienza percepita e di difficoltà a fare anche la minima cosa sempre con l’ansia dei provvedimenti disciplinari (che a detta della banca sono sempre “ai soliti livelli” qualunque cosa significhi…).

Gli argomenti trattati sono risultati molti e tutti importanti ma solo scalfiti in superficie e riteniamo sia necessario programmare ulteriori incontri per affrontare questi compiutamente e toccare altri problemi che avete evidenziato.

Concludendo, ribadiamo che nella nostra Region è necessaria una politica del personale seria con assunzioni che rispettino il timing delle uscite per evitare un ulteriore aggravamento di una situazione già critica e una vera valorizzazione del personale e della centralità della formazione quale strumento di crescita personale e professionale.

15 maggio 2021

I Coordinatori territoriali Region NORD EST Unicredit

Comunicato unitario