Da alcune settimane stiamo assistendo in Banca Mps (ed anche in Area nord est) ad un teatrino surreale. Ogni filiera infatti fa da sé. Ogni Area …anche. Il tutto in una confusione che lascia sbigottiti: dalla fantasiosa gestione delle risorse umane, alla filiera commerciale che procede con la testa sotto la sabbia, dal credito all’organizzazione che arrancano, dal datore di lavoro ai controlli… ognuno avanti per conto proprio. Alla base della piramide …il solito punto di arrivo, su cui tutta la confusione si scarica: la rete, con filiali e centri che non ne possono più.
Alcuni esempi?
– Il Cda uscente non ha modificato il budget annuale della banca post Covid lasciando l’incombenza (comprensibilmente) a quelli che verranno dopo. Così facendo, gli obiettivi sono rimasti per il momento invariati. Il PIL cala del 10% ma gli ottusi burocrati non sentono ragioni, urlano e pretendono Ril a nastro nelle Linc e le pressioni commerciali si sprecano. In modo generalizzato, in Area Nord Est con i soliti territori che eccedendo eccellono.
– l’organizzazione del lavoro cambia in corsa, continuamente. Si annunciano a voce novità bisettimanali e poi non esce nulla di scritto per giorni, lasciando la periferia nel caos totale. È il caso dell’ultima perla annunciata, con sospetto tempismo, immediatamente dopo la firma dell’accordo sul fondo (e di un protocollo ABI che non risolve alcun problema): la fine delle turnazioni e la presenza in ufficio del 75% dell’organico “al massimo”. Titolari che devono diventare geometri per tener conto del distanziamento sociale e della logistica ma contemporaneamente anche venditori ed esperti del credito, nonché Vigili urbani del traffico di risorse (e clienti) da avere in filiale in base a decreti, accordi, norme e gestione ordinaria attività.
Evidentemente chi l’ha pensata non ha mai lavorato in filiale in vita sua.
– sospensioni/ moratorie / finanziamenti decreto liquidità: annunciate da tempo task force mirabolanti, supporti alla rete, “inseritori” di MCC. Niente di tutto ciò. Solo quintali di normative una dietro l’altra – inframmezzate da Linc inesatte, confuse e contraddittorie. Con rischi operativi enormi per tutti.
Così, nell’attesa delle disposizioni del datore di lavoro,
di supporti veri per chi lavora in prima linea, di coperture per errori e responsabilità derivanti da carichi di lavoro massacranti e obbiettivi commerciali credibili e aderenti alla realtà economica e finanziaria del paese, continuiamo a
lavorare aspettando e improvvisando, come avviene ormai da un decennio per la nostra banca.
ufficiale (di cui finora l’ l’azienda non ha minimamente tenuto conto per quanto riguarda la genitorialità e le varie situazioni di fragilità), della conferma del lavoro agile come strumento
dell’uscita del Decreto Rilancio in gazzetta
lavorativo funzionale all’attività bancaria,
Sarebbe ora di cambiare STRATEGIA!
In attesa del nuovo corso (lunedì c’è l’assemblea degli azionisti e il cambio del Cda) ravvisiamo in Area Nord Est preoccupanti segnali di tensione. Lunedì incontreremo a distanza la nostra General Manager, ci aspettiamo oltre al buonsenso e capacità comunicativa anche risposte e soluzioni conseguenti insieme all’immediato stop a pressioni commerciali inaudite.
Padova 15 maggio 2020.
Le OO.SS. Banca Monte dei Paschi di Siena –AREA NORD EST