Ogni giorno i giornali sono pieni di anticipazioni sul futuro di Unicredit, la fusione probabile con MPS, le possibili ricadute organizzative e occupazionali.
Noi assistiamo attoniti a un dibattito surreale, dove si parla di grandi manovre quando la realtà che viviamo tutti i giorni è drammatica nella sua banalità. Filiali al limite, sguarnite di personale, lasciate in balia degli eventi, dove colleghi, spesso in solitaria, devono far fronte ai piccoli e grandi problemi quotidiani.
Entrare in agenzie dove un unico collega deve essere un tuttofare lascia basiti e attoniti, la sensazione di insicurezza, fisica ed operativa, è lampante. Che succede poi se un collega solo si sente male?
Elenchiamo qui una lista a puro titolo di esempio della Area Vicenza , dove la situazione e la gestione delle filiali è un problema non più procrastinabile:
- Altavilla
- Sovizzo
- Sossano
- Grisignano di Zocco
- Longare
La rete è in enorme sofferenza, e le nuove assunzioni, seppur estremamente gradite, non devono essere un alibi per poter dire che i problemi sono in risoluzione.
I numeri degli esodi avvenuti nell’ultimo anno, i pre pensionamenti che verranno nei prossimi mesi, le dimissioni volontarie, stanno impoverendo la rete e le strutture delle professionalità che hanno reso Unicredit un punto di riferimento nel settore del credito in Provincia di Vicenza.
La tanto decantata digitalizzazione non ha fatto i conti con l!assenza dell’elemento principale, una clientela digitalizzata che al momento non c’è.
Priorità che cambiano ogni giorno; vi sono controlli dei controlli, delle scansioni, del CDR, dei controlli.
Il tutto condito dalle ormai nauseanti e inaccettabili pressioni commerciali, che ricordiamo essere vietate da un protocollo che invitiamo gli area manager a studiare e applicare.
E mentre si studiano piani di fusioni epocali, noi chiediamo che i mali ormai cronici della banca sul nostro territorio trovino risoluzione non in un domani indefinito, ma oggi.
Vicenza, 06 settembre 2021
I rappresentanti sindacali della provincia di Vicenza
Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin