Non si smuove ancora niente sul fronte del PDR delle Bcc del Veneto. Permane il braccio di ferro con le Federazioni (Federazione Veneta e Federazione Nord Est) per le problematiche di bilancio che coinvolgono due BCC anche se dalle trattative informali delle ultime ore sembra che sia ora una sola la Banca di Credito Cooperativo che non vuole pagare.
Ma di cosa si tratta? Secondo quanto segnalatoci in trattativa, alcune banche hanno effettuato vendite di titoli HTC (held to collect). Questi titoli hanno l’obiettivo di essere detenuti fino alla scadenza per incassare i flussi finanziari contrattualmente previsti. Due banche hanno deciso di vendere importi rilevanti di questi titoli prima della loro naturale scadenza, riscuotendo un forte sovrapprezzo che è stato utilizzato, così ci dicono, per sostenere maggiori accantonamenti sul credito deteriorato.
Ricordiamo a tutti che la contrattualistica che regolamenta il calcolo del PDR non prevede di neutralizzare questa posta (inserita nella voce 100/A del conto economico), mentre abbiamo già un deterrente previsto dal CCNL che prevede la deduzione del 50% dei proventi da negoziazione titoli (voce 100/B del conto economico). Peraltro le due realtà sopra segnalate hanno migliorato quasi tutti i 6 indici regionali e pertanto hanno migliorato entrambe la loro precedente fascia; questo prevede una maggiore erogazione di PDR. Riteniamo quindi che l’aumento del premio sia dipeso anche da questi ultimi fattori e non tanto dalle operazioni straordinarie che evidenziano le due aziende. Non di meno giova ricordare che, avendo venduto questi titoli, non si produrrà quel flusso cedolare che avrebbe comunque aumentato l’utile futuro. Pertanto questa vendita produrrà meno flusso cedolare futuro, meno ricavi, meno utili e dunque meno PDR. Se la banca ha deciso di vendere i titoli per attualizzare gli utili cedolari, con la vendita è giusto attualizzare oggi ai Lavoratori quel mancato flusso cedolare futuro. L’aumento del PDR in questo caso ci sembra quindi assolutamente normale.
Non possiamo attendere oltre, e nemmeno pensare di fare delle correzioni a due singole banche. Intimiamo pertanto alle Federazioni il rispetto del contratto e la sottoscrizione al più presto dell’accordo atteso dai quasi 4.000 dipendenti delle Bcc del Veneto. In assenza di ciò, assumeremo tutte le iniziative più opportune per garantire l’interesse dei lavoratori che rappresentiamo.
Proprio per discutere con le Lavoratrici ed i Lavoratori le modalità con le quali convincere le Federazioni ad adeguarsi al rispetto delle norme contrattuali e per assumere un mandato forte finalizzato al pagamento del PDR, segnaliamo che prima possibile inizieremo un percorso assembleare in tutte le Banche di Credito Cooperativo del Veneto partendo da Bancadria Colli Euganei.
Vi terremo prontamente informati, e Vi salutiamo cordialmente. Padova, 15 ottobre 2021
Le Segreterie Regionali e i Coordinamenti Regionali delle Bcc del Veneto
Fabi First/Cisl Fisac/Cgil Uilca
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