25 NOVEMBRE
FLASH MOB della RETE DELLE DONNE VICENTINE*
Vicenza, P.zza Matteotti, ore 17,30
Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, tragedia mondiale, gravissima anche nel nostro paese.
I reati in Italia sono in calo ma la violenza sulle donne, purtroppo, non accenna a diminuire.
Tanti sono i femminicidi in Italia: una donna ogni tre giorni (dagli ultimi dati dell’osservatorio femminicidioitalia.info 57 quelli finora accertati, molti di più se si allarga il concetto).
Tante le violenze sessuali: 11 reati al giorno a livello nazionale.
Tante le moleste sul lavoro: quasi nove milioni, secondo l’Istat, le donne che nel corso della vita hanno subito molestie sessuali o ricatti nel mondo del lavoro.
I nomi, l’età, le città cambiano, le storie invece si ripetono: sono gli uomini più vicini alle donne a ucciderle, quasi sempre in risposta alla loro rivendicazione di libertà. Alla base di queste violenze c’è sempre un’asimmetria di poteri e una cultura maschilista e patriarcale fondata sul possesso e sul controllo delle donne.
Contro la violenza sulle donne non servono nuovi interventi legislativi e la repressione da sola non basta. Bisogna sostenere la parità di genere in tutti campi, da quello politico, a quello lavorativo e, in generale, nella vita sociale.
Bisogna applicare pienamente le leggi esistenti a partire dalla Convenzione di Istanbul, incentrata su un percorso di prevenzione e sul potenziamento dei centri antiviolenza.
Serve però soprattuto un cambio di mentalità. L’Italia ha un grave problema culturale e la scuola può essere fondamentale sia per superare un modello maschilista, sia per educare i giovani al rifiuto della violenza nei rapporti affetti e al rispetto della differenza di genere.
Per alzare un grido di dolore, di rabbia e di rivendicazione la Rete delle donne vicentine* promuove un flash mob giovedì 25 novembre alle ore 17,30 in Piazza Matteotti, rispettando, ovviamente, tutte le prescrizioni anti-covid.
Donne e uomini sono invitate/i ad unirsi a noi, portando candele e qualcosa di rosso, in memoria delle donne uccise, due – lo ricordiamo- recentemente anche a Vicenza.
*la Rete delle donne vicentine, già ‘Donne vicentine per la cura’, organizzatrici della manifestazione del 25 settembre scorso, è composta da Associazioni femminili/femministe vicentine tra le quali: Cgil Cisl Uil, Arci, Donna chiama Donna, La Clessidra, Flusse e molte singole attiviste.