C’è un’emergenza sanitaria in corso senza precedenti, con un numero di contagiati in crescendo: bisogna fare in fretta, senza incertezze, senza indugi, perché il tempo scorre inesorabile.
Mentre ieri sono state innumerevoli le iniziative dei sindacati a livello nazionale affinché l’attività bancaria si riduca alle sue funzioni effettivamente essenziali per contenere la diffusione del contagio , e numerosi competitors hanno già messo in atto una serie di accorgimenti che vanno in tal senso, nel tardo pomeriggio di ieri si è tenuta una lunga conference call dove abbiamo ribadito con forza all’Azienda la necessità di mettere in atto tutte le misure necessarie alla salvaguardia del patrimonio più prezioso che ha:
la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori
Sinteticamente elenchiamo le richieste, più volte ribadite, che abbiamo avanzato anche alla luce delle novità introdotte dal DCPM del 09/03/2020 che di fatto estende le misure restrittive delle ex zone rosse a tutto il territorio nazionale.
- MOBILITA’: laddove l’attività bancaria da svolgere sia essenziale, permettere ai colleghi di poter raggiungere sedi di lavoro vicine alla residenza e ridurre al minimo necessario la presenza fisica nei luoghi di lavoro anche mediante turnazioni. Abbiamo inoltre chiesto l’invio ai colleghi di idonea certificazione per raggiungere il posto di lavoro.
- SMART WORKING e SMART LEARNING: estensione dello smart working da subito a chiunque sia dotato di pc portatile, anche a chi non è in sede centrale; favorire altresì lo smart learning, che può essere effettuato anch’esso dal proprio domicilio, grazie alla piattaforma Creval Academy cui si può accedere con un proprio device anche senza necessità di una linea dedicata
- CHIUSURA POMERIDIANA: chiusura di tutte le agenzie al pubblico al pomeriggio. Tale misura può rappresentare un utile compromesso tra
• esigenze di riduzione di afflusso, e quindi di contatto con il pubblico,
• un momento di risposta alle esigenze delle famiglie, che con le scuole chiuse hanno problemi legati
alla cura dei figli,
• e il recupero di attività formative come quella on line di norma difficilmente praticabile. - DISPOSITIVI DI SICUREZZA/PROTEZIONE: Ubi prima e Intesa ora hanno deciso di fornire i propri dipendenti del kit mascherina/guanti/gel. Allo stato i dipendenti del Creval provvedono ad acquistare di tasca propria tali presidi, quando reperibili nel normale mercato al dettaglio. Questo sta provocando situazioni di notevole disparità fra i colleghi, tra quelli più fortunati che sono riusciti a procurarsi una mascherina e possono indossarla allo sportello e coloro che non sono riusciti a reperirla perché, appena messe in vendita, in breve tempo vanno esaurite. Un’azienda seria non dovrebbe permettere che aspetti così importanti come salute e prevenzione del contagio vengano lasciati al caso e all’iniziativa personale dei colleghi. Tutti i dipendenti hanno il medesimo diritto di tutela della salute e l’azienda deve garantirlo a tutti indistintamente. Richiediamo pertanto che anche al Creval vengano distribuiti i kit di protezione. Abbiamo anche chiesto chiarezza sull’uso delle mascherine perché parrebbe che qualcuno in azienda proibisca ai dipendenti di usarle mentre, al di là di alcune contraddittorie interpretazioni sull’utilità di questo dispositivo, il suo utilizzo è ormai largamente diffuso in diversi settori e dà maggiore tranquillità ai colleghi.
- È importante anche l’adozione di barriere protettive, importante strumento di prevenzione che abbiamo da tempo richiesto.
Registriamo con stupore e amarezza che la banca continua a non pronunciarsi facendo nascere, ad iniziativa dei colleghi, le soluzioni più fantasiose e posticce che sono sotto gli occhi di tutti, clienti compresi.
- UFFICI SOVRAFFOLLATI Abbiamo chiesto di individuare un criterio oggettivo per togliere dall’impasse i responsabili e definire senza alcun dubbio il concetto di assembramento o il numero massimo di clienti che possono accedere ai locali delle filiali, dando alla clientela opportuni e ben visibili avvisi e suggerendo come alternativa l’uso di canali telematici e ATM, ma soprattutto trovare immediate soluzioni per l’applicazione delle distanze minime anche con accessi regolati dall‘esterno dell’agenzia. Abbiamo richiesto una soluzione, anche temporanea, purché univoca, alla filosofia open space dei posti di lavoro allo sportello che oggi aumenta pericolosamente il rischio di contagio da cliente a dipendente (e viceversa) e di trasferire i colleghi temporaneamente in altri locali per dare maggiori distanze.
- IMMUNODEPRESSI E CERTIFICATI MALATTIA Abbiamo ribadito la necessità di avere attenzione particolare per colleghi immunodepressi o con fragilità di varia natura, e per tutti i colleghi che si dovessero ammalare chiedere il certificato medico solo al terzo giorno di assenza.
- FINANZIAMENTI Abbiamo chiesto chiarimenti in merito alla Moratoria per i finanziamenti e che la stessa venga applicata anche per i dipendenti
- BUDGET abbiamo ribadito la necessità di mettere in secondo piano i budget commerciali, scadenze ed adempimenti burocratici (AVR)
Abbiamo inoltre chiesto all’azienda di comunicare per iscritto, come richiesto dalle segreterie nazionali ad ABI con la lettera dello scorso 8 marzo l’elenco delle misure prese e da prendere in caso di estensione dell’emergenza da corona virus.
Per il tema delle giornate di permesso per i figli a casa da scuola si auspica l’uscita a breve di un decreto che preveda le misure di sostegno.
L’Azienda ha comunicato che in giornata ci verranno date delle risposte alle nostre richieste che in gran parte erano state già rappresentate nel corso delle precedenti riunioni.
Come OOSS diciamo con forza che, ora più che mai, le scelte dovranno essere valutate attentamente e con particolare celerità per la tutela della salute di tutti. Il tempo in cui è possibile “prendere buona nota riservandosi un focus”, è terminato: occorrono fatti e provvedimenti concreti SUBITO!
Vi terremo costantemente aggiornati.
Delegazioni Sindacali del Gruppo bancario Credito Valtellinese Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Uilca – Unisin