Care e cari,
come avrete sicuramente sentito Unicredit ha presentato il proprio Piano Industriale, basato, ancora una volta, sulla riduzione dei costi. E quali? Naturalmente quelli del personale che lavora in trincea.
6000 esuberi in Italia e 450 sportelli chiusi!!!
Un Piano Industriale nel quale non si vede un progetto, in particolare per l’Italia.
Riteniamo opportuno condividere con tutti voi le informazioni riguardo a questa operazione che, sicuramente, impatterà pesantemente sul nostro territorio…
Con il consueto impegno e la diligenza che ci contraddistingue non ci sottrarremo alle trattative sulle ricadute occupazionali, senza però dimenticare il nostro mantra:
CHI VA, CHI ARRIVA E CHI RESTA
perchè non si può pensare che colleghi/e si facciano carico delle inefficenze del sistema e di una digitalizzazione che è solo sulla carta!!!
Siamo PERSONE non ESUBERI o RISORSE o FTE, come ha recentemente dichiarato il nostro Segretario Generale Maurizio Landini.
Alleghiamo il comunicato unitario diffuso ieri.
Luisa Livatino
Fisac Cgil Vicenza
Segreteria Gruppo Unicredito Fisac
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in allegato
– il comunicato unitario delle OO.SS. di Gruppo
e
– l’articolo apparso il 4 dicembre sul Giornale di Vicenza dal titolo “Inaccettabili i tagli di Unicredit. Nel vicentino organici ridotti all’osso!” in cui Cinzia Lanaro, Segretaria Generale Fisac Vicenza – dipendente anch’essa da Unicredit – ci ricorda che
“Per noi che lavoriamo nella rete in continua carenza di personale l’annuncio di tagli stride.”
e più avanti: “innanzi tutto dobbiamo ricordare che ogni volta che chiude una filiale chiude un presidio di legalità sul territorio in tema di anti-riciclaggio e anti-usura. In secondo luogo quando Mustier (ndr: AD Unicredit) parla di sviluppo economico sostenibile e di responsabilità sociale deve tenere conto dei territori. Questo in particolare ha sofferto e noi stiamo riempiendo un vuoto lasciato dalle Popolari con la vicinanza al clienete che nessun gestore remoto potrà sostituire. Ecco se le filiali continueranno ad essere presenti si potrà conciliare il fatto di essere banca del territorio e pan-europea.”
Altro aspetto sottolineato da Lanaro è questo: “E’ necessario un passaggio di testimone di professionalità tra coloro che escono e chi rimane che con i precedenti esodi è mancato. E’ necessario vigilare bene su questa trattativa”
ALLEGATO
Articolo del Giornale di Vicenza del 4 dicembre 2019: intervista a Cinzia Lanaro SG Fisac Vicenza