RSA Unicredit Vicenza: è il tempo delle risposte



Lunedì 22 gennaio si è tenuto l’incontro con l’azienda (presenti l’HR territory Nordest Sig. Angelo Sartor e l’HR di Vicenza Sig.a Donatella Recchia), incontro da noi richiesto per chiedere urgenti chiarimenti relativamente ad alcune problematiche particolarmente sentite da tutti i colleghi/colleghe ed emerse nel corso delle recenti assemblee dei lavoratori.

Per quanto riguarda il cronico problema della carenza di organici, è stato evidenziato all’azienda come la situazione sia ulteriormente peggiorata per effetto delle massicce uscite di Colleghi esodati: l’impatto è devastante soprattutto per il servizio di cassa, con code di decine di clienti nei giorni di punta, impossibilità di effettuare la chiusura degli sportelli all’orario prestabilito e consulenti spesso insultati pesantemente dalla clientela. E’ poi generalizzata la difficoltà nella fruizione di ferie e permessi, anche di pochi giorni.

Al riguardo ci è stato riferito che ad oggi nulla si sa relativamente ad eventuali assunzioni che possano in parte compensare le uscite, in quanto ogni decisione è stata rimandata a dopo il CdA del 9 febbraio prossimo; inoltre non vi è alcuna indicazione su eventuali ulteriori chiusure di Agenzie presenti nel Comune di Vicenza. Prosegue a passo spedito, invece, il progetto, ritenuto strategico dall’azienda, di continua modifica dell’assetto delle filiali in Smart Branch, interventi che però non saranno attuati prima di marzo 2018.

A fronte di tutto ciò abbiamo quindi chiesto che ci venga comunicato tempestivamente quali siano le previsioni di entrata (assunzioni e relativi tempi) nonché le uscite previste, in modo tale da avere un quadro preciso delle future criticità che si potrebbero presentare.

Abbiamo inoltre segnalato come l’argomento non riguardi solo la rete, ma anche Uffici che seguono servizi specifici forniti dalla Banca (ad esempio l’Uff. Metalli preziosi, in grandissima difficoltà a seguito di recenti uscite di colleghi di grande esperienza per quel comparto).
Più in generale sul tema assunzioni i nostri interlocutori aziendali, allo stato attuale e a fronte della trattativa in corso, ci hanno riferito che per procedere si sta attendendo il benestare delle strutture centrali aziendali, anche perché SSC potrebbe entrare a far parte di Unicredit (con relativa assunzione di colleghi).

Sull’arcinoto tema delle pressioni commerciali, abbiamo ribadito con forza che la prestazione di lavoro dipendente non prevede il raggiungimento di risultati quantitativi ma soltanto una collaborazione attiva ed intensa durante l’orario di lavoro.
Il mancato raggiungimento degli obiettivi commerciali non determina una valutazione negativa nei giudizi professionali e non costituisce inadempienza contrattuale.
Il Sig. Sartor ci ha ricordato come i vertici della Banca siano assolutamente concordi con noi sul fatto che non ci debbano essere forzature o violazioni degli accordi sul tema, invitandoci a segnalare i nominativi di dipendenti Unicredit che si rendessero responsabili di condotte non consentite e in chiara violazione degli accordi (evidentemente come sempre vi sono alcuni quadri intermedi che “pur di arrivare” usano qualsiasi mezzo); ci ha poi rassicurato sul fatto che ci saranno degli interventi informatici a breve, affinchè le procedure operative pongano un blocco su quelle operazioni di investimento ora consentite nonostante vi sia una violazione della Mifid 2 (ndr ora sistemato).
Tenuto conto dell’importanza dell’argomento (e su nostra specifica richiesta), ci ha poi anticipato che sulla Mifid 2 potrebbe concretizzarsi qualche intervento formativo in aula, anziché con le consuete modalità on-line (probabilmente lo sapremo dopo il CdA del 9/2).

Per quanto riguarda la filiale operativa Corporate e l’Ufficio Estero, è quasi certo che la filiale operativa di Vicenza verrà chiusa (ne rimarranno solo tre in Italia e due di queste saranno a Verona e a Treviso); i colleghi interessati (al netto dei futuri imminenti esodi di alcuni di loro) saranno ricollocati per lo più in rete. Analogo destino per i colleghi che attualmente seguono l’estero di secondo livello: che sarà decentrato in Romania. Entro fine febbraio ci verranno forniti dati più precisi.

Un chiarimento poi ci è stato fornito anche sulla situazione del Monte Pegni: al momento non si sa dove saranno ricollocati i due colleghi interessati, in quanto attualmente c’è in corso una due-diligence. Siamo stati rassicurati però sul fatto che non necessariamente tutti i colleghi in precedenza al Monte Pegni saranno ceduti alla società esterna.

Nelle “varie ed eventuali” abbiamo poi inserito molte altre segnalazioni emerse nel corso delle assemblee dei lavoratori.

Le esperienze riportate dai Colleghi testimoniano come sia praticamente impossibile rendere concretamente esigibile il part-time nelle agenzie con sportello aperto solo al mattino, nelle quali i Consulenti, a causa dell’afflusso di clientela, devono fermarsi costantemente oltre il proprio orario di lavoro anziché poter utilizzare il part-time per dedicarsi alle esigenze per le quali la riduzione di orario è stato loro concessa.

Abbiamo inoltre amplificato la voce dei lavoratori riguardo all’introduzione di nuove procedure che, anziché semplificare, rendono ulteriormente complicate le attività, quali ad esempio la lavorazione dei Mutui ipotecari, i tempi lunghissimi per un pagamento di un F24, la nuova organizzazione del Private Banking, i disservizi nelle scansioni della contrattualistica in agenzia, le riportafogliazioni dei segmenti Business e First ecc. ecc. ….per non dire poi dello schermo nero al mattino fino alle 9 od oltre…..

Infine, è diffusa la difficoltà di poter fruire della formazione in condizioni efficaci cioè in una postazione dedicata che consenta effettivamente di apprendere, anche per poter affrontare con cognizione di causa nuovi rischi operativi (Antiriciclaggio, MIFID2).

Vi ricordiamo che la formazione è un preciso dovere contrattuale del datore di lavoro e vi raccomandiamo a tutti di operare in regime di compliance onde evitare spiacevoli inconvenienti che, anche se compiuti in buona fede, possono dare origine a pesanti provvedimenti disciplinari (l’azienda ritiene che le motivazioni commerciali non possano travalicare la correttezza operativa).

Premesso che le OO.SS. continueranno ad agire con forza per ottenere il rispetto degli accordi, come R.S.A. di Vicenza ci riserviamo di intraprendere ogni altra iniziativa fosse necessaria affinché vengano valutate con attenzione tutte le criticità emerse, soprattutto in tema di carenze di organici, non solo in rete. Riteniamo fondamentale conoscere dettagliatamente l’impatto degli esodi passati e futuri sull’occupazione e sui livelli di servizio, insieme con le soluzioni proposte che riteniamo vadano condivise preventivamente con le OO.SS e, pertanto, abbiamo in previsione a breve un ulteriore incontro.

L’azienda deve sapere che c’è un limite a tutto…
l’impegno massimo dei colleghi non è mai venuto meno, ora è il tempo delle risposte!

LE RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI DI VICENZA
FABI – FIRST – FISAC – UILCA – UNISIN SILCEA

ALLEGATO
Comunicato unitario