Roma, 13 febbraio – “La riconvocazione di Abi della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale il 20 febbraio è un primo risultato della mobilitazione e della grande adesione allo sciopero del 30 gennaio. Ora, al fine di far decollare il negoziato, diventa indispensabile che Abi si presenti al tavolo superando le pregiudiziali di interventi strutturali su scatti e TFR che, insieme alla destrutturazione del contratto, avevano determinato la rottura a fine novembre”. Ad affermarlo è il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale.
Per il leader della categoria dei lavoratori del credito della Cgil “adesso è indispensabile che Abi espliciti la volontà di confermare e rinnovare il contratto entro il 31 marzo misurandosi con le priorità della nostra piattaforma anche aggiornate sulla base della necessità di ridurre le diseguaglianze con i giovani, oltre che garantire l’attuale tutela a tutti gli occupati del settore di fronte ad eventuali effetti negativi del Jobs Act”. Infine, prosegue, “qualificare il progetto sociale del contratto sta all’idea dei bancari che parlano al paese. Per questo se c’è qualche gruppo bancario che ancora sta pensando di far saltare il contratto nazionale di lavoro dico semplicemente che sta commettendo un errore madornale”, conclude Megale
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