Unipol Banca: tensioni occupazionali



In data odierna, la delegazione aziendale ha incontrato le scriventi OO.SS.AA. per formalizzare l’avvio della procedura ex Art. 20 CCNL ABI 19/01/2012, e cioè quella prevista in caso di tensioni occupazionali, anche conseguenti a processi di ristrutturazione e/o riorganizzazione che possono prefigurare ricadute negative sui livelli occupazionali.

Questo, in estrema sintesi, lo scenario di riferimento:

1. necessità di perseguire un non più differibile strutturale equilibrio economico-finanziario;
2. esigenza di ulteriore razionalizzazione ed efficientamento della rete distributiva delle filiali;
3. conseguente indifferibilità di una significativa riduzione dei costi complessivi, compreso il costo
del personale.

In merito al punto 2, è stata formalizzata l’imminente chiusura delle filiali a seguire, con accorpamento dell’attività sulle filiali fra parentesi:
Firenze 2 (su Firenze 364), Ravenna 42 (su Ravenna 70), Milano 362 (su Milano 49), Reggio Emilia 23 (su Reggio Emilia 213), Ferrara 29 (su Ferrara 13), Modena 292 (su Modena 67), Roma 39 (su Roma 166), Firenze 79 (su Firenze 364), Napoli 88 (su Napoli 90), Messina 170 (su Messina 265), Cagliari 254 (su Cagliari 192).

E’ stata inoltre formalizzata la chiusura definitiva delle seguenti filiali entro il mese di settembre: Manerbio 145, Narni Scalo 282, Bolzano 314, Augusta 359.

Inoltre, è in corso di valutazione l’accorpamento di un’altra filiale e la chiusura di altre 4, in merito alle quali l’azienda si è riservata di dare comunicazione ufficiale entro la fine del I° semestre 2015.

In merito al punto 3, l’azienda intende:

• ricorrere ad incentivi all’esodo per il personale che abbia già maturato, o maturi entro il 31.12.2015, il diritto al trattamento pensionistico;
• ricorrere, tramite accordo sindacale, alla sezione straordinaria del Fondo di Solidarietà per il settore del credito;
• se necessario, fare ricorso ad ulteriori strumenti conservativi, secondo quanto previsto dalla sezione ordinaria del Fondo Di Solidarietà di settore, ed a percorsi di riconversione e riqualificazione professionale.

Abbiamo da subito evidenziato all’azienda che quanto dalla stessa dichiarato nella premessa della lettera di avvio della procedura, in termini di contesto economico esterno ed interno all’azienda, mette in luce elementi che condizioneranno in misura significativa il confronto nell’ambito della procedura; confronto al quale responsabilmente non ci sottrarremo, nell’interesse dei colleghi e al fine della massima possibile tutela dei livelli occupazionali e delle condizioni di vita e di lavoro.

Ci riserviamo una successiva valutazione politica più approfondita, alla luce di ulteriori elementi che emergeranno nel corso dei prossimi incontri, il primo dei quali programmato per il prossimo 20 maggio. Vi terremo, ovviamente, tempestivamente aggiornati.

Bologna, 7 maggio 2015.
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – UGL – UILCA
UNIPOL BANCA S.P.A.

ALLEGATO
Comunicato unitario