Banca Popolare di Vicenza: Fisac/CGIL chiede rinnovamento ed azione di responsabilità



L’assemblea degli azionisti della Banca Popolare di Vicenza di sabato 26 marzo scorso, la prima assise da società per azioni, ha approvato il bilancio consolidato del 2015 con il voto favorevole dell’89,52%.

Nel 2015 la Banca Popolare di Vicenza ha chiuso l’esercizio con una perdita di 1,4 miliardi.
Non è stata invece approvata la richiesta di un’azione contro amministratori, sindaci e direttori generali che dovessero essere individuati come responsabili del dissesto dell’istituto.

Il commento del segretario generale della Fisac/CGIL
Agostino Megale Segretario Generale Fisac-Cgil, nel commentare il No all’azione di responsabilità verso gli ex vertici della Popolare Vicentina avvenuto nell’assemblea di sabato scorso, ritiene quanto accaduto un fatto grave è inaccettabile.
Chiede alla Banca d’Italia, alla Bce e alla Consob di intervenire per annullare l’assurda decisione.
A parere del leader dei bancari della Cgil, non è accettabile che una minoranza degli azionisti, per l’esattezza il 18,64 per cento, schierandosi contro l’azione di responsabilità   abbia nei fatti coperto le responsabilità degli ex vertici della banca producendo un danno molto grave e non solo d’immagine all’intero settore.
In questo modo, conclude Megale,   sono state coperte illegalità, immoralità e malcostume che tanto male hanno fatto alla banca, ai piccoli azionisti ai lavoratori e al Paese intero.

Intervento di Gino Parisotto all’assemblea
Buongiorno a tutte e a tutti, sono Gino Parisotto dipendente di questo istituto dal 1978 nonché socio e segretario aziendale della Fisac/Cgil (sindacato dei bancari) in BpVi.
So di parlare ad un auditorio pesantemente colpito nei propri risparmi (qualche volta frutto di un’intera vita di lavoro) dalla svalutazione delle azioni e giustamente (per usare un eufemismo) arrabbiato e deluso.
Vogliamo però ribadire quanto già detto e cioè che i dipendenti di questo Istituto sono stati vittime e non complici dell’attuale situazione della Bpv (come me molti dipendenti sono soci, molti hanno sottoscritto gli ultimi Aumenti di capitale e tutti – ricordiamo – hanno dovuto sopportare il clima di ostilità e diffidenza instauratosi, negli ultimi mesi, all’interno e all’esterno della rete) e che l’attuale situazione finanziaria comporterà pesanti ricadute occupazionali e di tagli nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori di questo istituto (ricordiamo che nell’illustrazione del piano industriale dell’ottobre scorso la dirigenza ha annunciato che sono 575 gli esuberi quantificati per il rilancio di questo istituto oltre a possibili ulteriori interventi in termini di riduzione dei costi).
Lo slogan della precedente campagna per il rinnovo del CCNL di categoria era stato: siamo bancari e non banchieri a voler sottolineare l’enorme sproporzione tra stipendi e privilegi delle alte dirigenze rispetto a quelle dei singoli impiegati.

La Fisac/Cgil della Bpv quindi richiede:

– Che le ricadute dell’attuale stato di crisi non gravino esclusivamente sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori e che i risparmi, in termini di costi, siano equamente ripartiti tra manager ed impiegati
– Che le politiche remunerative siano improntate a quei criteri di sobrietà e moderatezza che l’attuale stato delle cose richiede e che troppo spesso sono stati disattesi
– Che i rapporti tra banca e clientela non sia improntato solo a sfrenate logiche commerciali ma che l’attenzione dell’istituto sia rivolta ai “veri” bisogni del territorio per evitare che dipendenti e risparmiatori si trovino su sponde opposte e spesso contrapposte
– Ed infine che chi ha sbagliato paghi e quindi chiediamo venga avviata la doverosa azione di responsabilità

Solo così, a ns. avviso, l’Istituto ed il gruppo, potranno ripartire su basi di rinnovata fiducia, correttezza e trasparenza.

ALLEGATO
Banca Popolare di Vicenza: B@anconote – assemblea del 26/03/2016