Questa è la domanda che ci siamo posti, sbigottiti, dopo aver letto i lanci Radiocor e Ansa con le dichiarazioni del presidente Anselmi, nelle quali sottolinea come “assodato l’avvio del percorso di avvicinamento con Banca Popolare di Vicenza”.
Sono passate poco più di 48 ore dall’incontro di mercoledì 26 ottobre, dove Anselmi e Carrus ci hanno personalmente rassicurato, guardandoci dritto negli occhi, confermandoci che la fusione con la Popolare di Vicenza era solo una delle tante opzioni sul tavolo e che loro preferivano attuare un Piano Industriale, seppur pesante, ma gestibile attraverso esuberi volontari e con una riduzione del costo del lavoro.
Ci chiediamo cosa sia successo in questi due giorni oltre all’incontro di questa mattina con il Fondo Atlante, e se le persone che hanno rilasciato le dichiarazioni sopra riportate, siano le stesse che ci hanno tanto rassicurato solo due giorni fa.
Non siamo soliti farci prendere in giro in questo modo, è una mancanza di rispetto in primo luogo; pertanto chiediamo una smentita ufficiale al presidente Anselmi e all’AD Carrus, se queste dichiarazioni corrispondono al falso.
Ribadiamo ancora una volta che la fusione tra questi due istituti creerebbe grandissime difficoltà tra i dipendenti, a causa della sovrapposizione delle filiali e dell’eventuale sommatoria delle due direzioni generali, ma anche una perdita economica verso la clientela, in quanto i finanziamenti alle imprese potrebbero diminuire rispetto alle attuali somme affidate. Inoltre non siamo disposti a sederci ad un tavolo con il presidente di Banca Popolare di Vicenza, Gianni Mion, che solo pochi giorni fa ha dichiarato licenziamenti collettivi.
Roma, 28 ottobre 2016
I SEGRETARI GENERALI
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN
ALLEGATO
Comunicato Segretari Generali